Casinò Di Venezia Wikipedia 19

Casinò Di Venezia Wikipedia

Si decide di aprire una casa da gioco ufficialmente riconosciuta del governo della Serenissima. Secondo diverse fonti, che sfumano nella leggenda, nel lontano 1172 il Doge di Venezia voleva realizzare un monumento di guerra per celebrare le gesta belliche vittoriose della Serenissima. Questi giochi, fruibili anche da dispositivi mobili come smartphone e tablet, sono tra i più apprezzati e scaricati di sempre, praticamente in tutto il mondo. Storia e curiosità sul Casinò di Venezia, fondato nel 1638 e riconosciuto come la più antica casa da gioco del mondo. Tali bifore sono derivate dalla fusione di due monofore a tutto sesto, a loro volta racchiuse da un semicerchio.

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Ma siccome ogni storia ha un inizio e una fine, anche il Ridotto ha dovuto chiudere i battenti. Oltre alla sala da gioco vera e propria, erano presenti altre sale in cui era possibile bere e mangiare, dividendo ovviamente la scelta tra dolce (pasticceria e bevande calde) e salato (formaggi e https://comesigioca.altervista.org/casino-apple-pay-e-le-banche-italiane-che-supportano-pagamenti-con-apple-pay/ vini). A raccontare qualcosa in più del Ridotto del Palazzo di San Moisè è uno dei suoi avventori più celebri, Giacomo Casanova. È stato l’ultima dimora del celebre compositore tedesco Richard Wagner, che è morto proprio a Venezia nel 1883. Ancora oggi si può notare una targa dedicata alla memoria dell’artista su una delle facciate dell’edificio.

  • Le sale da gioco sono la cornice di alcuni dei più grandi romanzi della letteratura mondiale, i set di molte pellicole indimenticabili.
  • Non solo colori e rintocchi di mezzanotte, piazza San Marco si anima con concerti dal vivo, spettacoli di danza e altre performance artistiche che intrattengono durante la notte più attesa dell’anno.
  • Nel Novecento la città di Venezia richiamava intellettuali e stelle del mondo dello spettacolo internazionale.

Gli uomini giocano sin dagli esordi della civiltà, come ci attestano diversi reperti risalenti all’epoca dei sumeri, o numerosi affreschi dell’Antica Roma. Questo gioco era un incrocio tra blackjack, poker e gin rummy e offriva ai giocatori vincenti un pagamento pari a 60 volte la loro scommessa. Negli anni successivi fu sostituito dal gioco di carte faro, che avrebbe guadagnato una popolarità ancora maggiore negli Stati Uniti. A Ca’ Vendramin Calergi si trovano Roulette Francese, Fair Roulette, Chemin de Fer, Black Jack, Caribbean Poker, Punto Banco, slot machines.

Prossimi Eventi

La prima casa da gioco veneziana fu aperta nel Ridotto del Palazzo Dandolo, primo casinò mercantile pubblico e legale dell’Occidente, aperto diversi secoli dopo alcuni stabilimenti di gioco d’azzardo in Cina. Negli anni Cinquanta si decide di riportare il casinò nel cuore della Serenissima e si sceglie come sede il palazzo Ca’ Vendramin Calergi, luogo che ancora oggi ospita la celebre sala da gioco. Il palazzo, che si affaccia direttamente sul Canal Grande, risale al XV secolo, epoca di grande splendore per la Serenissima.

A progettarlo è stato l’ingegnere capo del comune, Eugenio Miozzi, che nel 1938 ha terminato un palazzo di puro stile razionalista che era collegato agli altri due luoghi simbolo del Lido, l’Hotel Excelsior e il Palazzo del Cinema, attraverso un tunnel sotterraneo. La storia del gioco va di pari passo con quella dell’uomo, che da sempre si diverte a scommettere su questo o su quell’avvenimento o a puntare del denaro giocando contro qualcun altro o contro il “banco”. Questi erano frequentati da personaggi di ogni tipo, anche da numerosi intellettuali e libertini, uno su tutti Giacomo Casanova, l’intellettuale libertino per eccellenza. L’imponente edificio che ospita il Casinò di Venezia è in realtà uno dei più magnifici palazzi che si affacciano sul Canal Grande, progettato alla fine del XV secolo da Mauro Codussi, su richiesta della famiglia Loredan, la sua costruzione iniziò nel 1481 e terminò nel 1509. Le sale da gioco sono la cornice di alcuni dei più grandi romanzi della letteratura mondiale, i set di molte pellicole indimenticabili. Nel 1946 il palazzo passò al Comune di Venezia, che vi installò la sede invernale del Casinò di Venezia.910 Soltanto agli inizi degli anni 2000, il Comune di Venezia cedette al Casinò di Venezia SpA, propria società partecipata, la proprietà effettiva dell’edificio e delle pertinenze.

Internamente il palazzo presenta, al pian terreno, un corridoio interno detto portego, dal quale si accede allo scalone. In luogo degli antichi affreschi giorgionei che vi decoravano le pareti, oggi vi sono degli stucchi più recenti. Il primo piano nobile è sede del Salone, nel quale si conservano lavori cinquecenteschi di Palma il Giovane e opere del XVII secolo. Tale ambiente è realizzato in forma di T, in modo da essere più ristretto nella parte posteriore e poter godere di un’ampia veduta sul Canal Grande. Altre importanti sale, quella del Camino o quella dei Cuori d’oro, sono frutto di modifiche seicentesche.


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